Siamo arrivati praticamente alla fine di questa piccola serie di articoli in cui vi ho proposto quelli che secondo me sono alcuni degli aspetti principali da prendere in considerazione nel momento in vi accingete a fare l’acquisto della vostra prima (ma non solo) fotocamera analogica. Fino ad ora il succo della questione è che non esiste la fotocamera perfetta in assoluto ma esiste la fotocamera adatta al fotografo e al tipo di fotografia che si vuole approcciare. Rimane il fatto che per quanto riguarda la scelta del primo apparecchio, il mio consiglio è quello di orientarsi su un modello Reflex, 35mm modello classico. Le motivazioni sono svariate: dimensioni e portabilità, prezzi bassi, molta scelta nel mercato dell’usato, varietà di obiettivi, disponibilità di materiali per sviluppo e stampa per il formato 35mm a prezzi contenuti. Spesso chi passa all’analogico è perché vuole in qualche maniera rallentare e imparare a riflettere meglio (cosa che si può e si dovrebbe fare anche col digitale per altro). Quindi un apparecchio completamente manuale all’inizio è la scelta migliore.
Considerate che il mercato delle fotocamere negli anni 70-80 si è riempito di tantissimi modelli e le case produttrici hanno cominciato a “prendere ispirazione” le une dalle altre differenziandosi spesso per inezie. Al di la delle differenze di cui ho parlato nei precedenti 3 articoli, vi riassumo le peculiarità di qualche modello reflex 35mm o di qualche serie di apparecchi basandomi su modelli che ho posseduto o che ho provato (non me ne vogliate se ho tralasciato qualche marca o modello, anzi vi invito a suggerirmi le vostre esperienze).
- Serie Olympus OM: una serie di fotocamere fantastiche, la OM1 è diventata storica per il grande lavoro che è stato fatto nel ridimensionare il corpo macchina senza sacrificare nulla dal lato funzionale. Mirino molto ampio, facilità di messa a fuoco, tempi di posa che scendono fino a 1/1000 di secondo e tanti accessori. La particolarità di questi modelli è che tutte le ghiere si trovano sul davanti, anche quella dei tempi che si trova proprio sull’innesto dell’obiettivo. Con questa soluzione il controllo di fuoco, tempi e diaframmi avviene in maniera abbastanza comoda con una sola mano. La OM4 inoltre vanta un fantastico esposimetro in grado di effettuare misurazioni multiple, spot e poterle memorizzare. Attenzione: questi modelli iniziano ad avere una componente elettronica molto avanzata e preponderante, pertanto molto più difficili da riparare in caso di problemi. Purtroppo gli obiettivi della serie zuiko (almeno di quelli che ho posseduto), solo il 35-70 arriva ad un diaframma minimo di f/22, gli altri si fermano ad f/16.
- Serie Nikon FE/FM/EM: non ho mai posseduto queste fotocamere quindi per pareri più autorevoli devo rimandarvi al famoso sito www.kenrockwell.com o anche sul blog di Gerardo Bonomo. Questi sono forse i modelli più noti sia a livello amatoriale che livello professionale. Le FM sono meccaniche e completamente manuali, mentre le FE hanno otturatore elettrico e automatismi, inoltre la versione FE2 è stata la prima ad avere un otturatore in grado di scendere a 1/4000 di secondo come tempo minimo e 8 secondi come tempo massimo. Comoda anche la possibilità di leggere, attraverso il mirino sia il tempo che l’apertura correntemente impostata. I modelli EM sono modelli più entry level, molto compatti che hanno fuoco manuale ma esposizione solo a priorità di diaframmi.
- Canon AE1: la mia prima fotocamera analogica, compatta ed ergonomica (almeno tra tutte quelle che ho provato), otturatore elettronico. Controlli esposimetrici manuali e semi automatici (priorità di tempi), impostando la ghiera dei diaframmi su “A”. In questo modo si impostano i tempi di scatto e l’apertura viene impostata automaticamente a seconda della lettura esposimetrica. Vanta dalla sua la possibilità di montare le lenti canon FD. Se trovate il modello AT1 va bene lo stesso ma si perde la modalità semi automatica.
- Pentax K1000: La mia seconda fotocamera analogica. La sua caratteristica principale? La semplicità, niente fronzoli, niente funzioni avanza: tre ghiere un pulsante di scatto e una leva di avanzamento della pellicola, stop. Perfetta per chi inizia: economica, robusta completamente in metallo, esposimetro essenziale (solo +/-), buone lenti, otturatore meccanico…e se si scarica la batteria non è un problema. Messa a fuoco tramite microprismi (cosa che non trovo comodissima) ma comunque agevole.
- Yashica FX3 Super 2000: la mia terza fotocamera analogica. Vedi Pentax K1000. Anche qui non ci sono peculiarità uniche di questa macchina, ma la sua semplicità, robustezza e affidabilità la rendono adatta per un utilizzo generalista.
- Contax 139 Q: Q sta per quartz ovvero che il controllo dei tempi dell’otturatore avviene tramite un quarzo. Vi rimando a questo articolo su NADIR MAGAZINE per ulteriori dettagli ma la caratteristica principale di questa macchina è la possibilità di montare lenti Zeiss…un nome che dice tutto.
Voglio concludere con alcuni consigli per l’acquisto facendomi alcune domande (che poi sono domande che leggo spesso fare su gruppi di fotografia) a cui darò una risposta in stile Marzulliano.
- È possibile acquistare modelli nuovi di fabbrica di fotocamere analogiche? Si, qualcosa si trova ancora. Si trovano molti banchi ottici per chi fosse interessato al grande formato e si trovano molte fotocamere a foro stenopeico artigianali. Per quanto riguarda i formati 35mm, Leica produce (ad oggi – 2020) i costosissimi modelli MA ed MP e sul sito Lomography si trova ancora qualcosa di dubbio gusto. Canon nel 2018 ha cessato la produzione di una grande macchina, la eos 1V (Ammiraglia) e magari se siete fortunati potete trovare qualche rimanenza di magazzino a prezzi scontati o qualche modello “usato poco”…ma fate attenzione!
- Se non trovo modelli nuovi come faccio se volessi qualcosa in garanzia? Non c’è problema. Infatti per l’acquisto della prima fotocamera io sconsiglio i mercatini dell’usato e siti di aste online in quanto rischi di prendere delle trambate assurde se non sei in grado di capire lo stato di funzionamento di una macchina. Esistono molti negozi fisici, convenzionati con riparatori che riparano e vendono fotocamere con garanzie e certificati di funzionamento. In questo modo qualsiasi problema dovesse sorgere sei comunque coperto.
- Dove posso acquistare? Non voglio fare sponsorizzazioni, quindi l’elenco che ti faccio è assolutamente disinteressato e mi perdonino gli assenti: Ars-Imago , New Old Camera, Il Fotoamatore, RCE Foto, Fotoema e sono sicuro che ce ne sono mille altri cercando su google. Chiedete la lista del materiale che hanno e le condizioni di vendita sull’usato. Ovviamente i prezzi in questi casi saranno più alti dei vari ebay, subito.it ecc ma avrete la certezza di prendere qualcosa di funzionante e la sicurezza di avere assistenza in caso di problemi. Inoltre questi negozi sono anche forniti di carte fotografiche e chimica per sviluppare…avete solo l’imbarazzo della scelta.
- Non ho spazio per stampare, esistono ancora laboratori di fotografia analogica? Assolutamente si. Ogni fotografo si appoggia a laboratori in grado di trattare ancora oggi materiale analogico ma ve li sconsiglio. Rivolgetevi ai piccoli laboratori che resistono ancora nonostante tutto. I siti che vi ho suggerito prima hanno tutti quanti contatti con stampatori professionisti, quindi fatevi consigliare anche in base alla vostra zona.
- Posso sviluppare e stampare a casa nonostante gli spazi ridotti? Assolutamente si. In uno dei prossimi post vi farò vedere come allestire una camera oscura (con le limitazioni del caso) a prezzi bassi e spazi contenuti.
- Se volessi fare un corso? Potete chiedere a me qualsiasi cosa. Io sono sempre disponibile a condividere con voi le mie esperienze ma non mi ritengo un insegnante (non ancora almeno). Se volete rivolgervi ad una scuola seria gestita da professionisti potete andare dal grande Andrea Calabresi che presso la Sua scuola di fotografia analogica organizza corsi di ogni livello sia in BN curati da lui che a colori curati dal mitico Sandro Presta. Potete contattarli direttamente anche su Facebook.
Spero di aver detto tutto in questa mini serie.
Vi rinnovo l’invito a seguirmi sui miei social Instagram @giandoman e @giandomanalog o su Facebook se volete contattarmi direttamente per ulteriori info. A presto!