Rotterdam 2016…prometto che è l’ultima 😀
Il viaggio è sempre quello delle due precedenti puntate, quindi se ve le siete perse vi smetto i links all’episodio 1 e all’episodio 2 di questa serie.
Prima di addentrarci nei dettagli dell’esecuzione della stampa vi racconto la storia che c’è dietro a questo scatto: mentre camminavo a ridosso del ponte di Rotterdam mi cade l’occhio su una finestra in cui intravedo una sagoma di quella che assomiglia ad una suora che guarda fuori. Mi avvicino e nel frattempo ricordo che ho montato il 50mm f/1.8, e cercando di non dare nell’occhio prendo l’esposizione e valuto la messa a fuoco di modo che una volta che ho tutto pronto faccio click e passo oltre. Riesco a scattare senza farmi notare…ma ricordo che mi colpisce il fatto che questa persona è praticamente immobile…(sarà assorta chissà tra mille pensieri, penso tra me e me). Comunque passo sotto a quella finestra e ad un certo punto un brivido, ragazzi non scherzo ho ancora in mente quella sensazione. Quella era una testa finta (spero) appoggiata su un palo. Follia pura!
Comunque veniamo alla sostanza del post: come potete vedere dal negativo nella foto successiva anche qui l’esposizione risulta un peletto giù e anche il contrasto tra la zona più densa (quella centrale della finestra che riflette le nuvole) e il resto non è elevatissima. Anche il provino a contatto risulta scuro (anche se dalla foto non sembra), e comunque sembra essere molto simile a quello della foto del mercato coperto dell’episodio 2, quindi decido di partire subito con un contrasto simile all’altro scatto.
- Imposto la filtratura magenta a 50, lasciando ovviamente Ciano e Giallo a 0 e faccio due provini scalare uno a f/11 e l’altro a f8. Decido di fare quindi la stampa di prova a 14s ad f/8 che equivalgono più o meno a 28s f/11.
- La stampa di lavoro mi sembra buona e stavo quasi valutando di tenerla così ma poi rifletto sul fatto che la testa e i riflessi non vengono fuori come volevo.

- Decido così di fare una prova: bruciatura localizzata con filtratura Magenta 100 solo nelle zone delle finestre e del viso per dargli più grinta. Faccio un provino scalare dando di base i 14 secondi di prima e facendo scalini di 2 secondi: 2 secondi non vedo cambiamenti sostanziali, 4 scurisce troppo. Così opto per 3 secondi


Come vedete le lavorazioni che ho dovuto fare su questo negativo si sono basate molto sulle considerazioni che ho fatto sulla fotografia del mercato coperto. Infatti basandomi su quella ho tratto conclusioni su questa fotografia e con poche prove sono riuscito ad arrivare alla stampa finale.
La realizzazione del provino a contatto, la valutazione del negativo prima di ogni stampa e il confronto con altre stampe provenienti dallo stesso rullo come vedete vi permettono di rendere più spedito il processo di stampa, sprecando meno tempo e materiali e imparando di più.
Vi lascio come al solito con i dettagli sulla grana e di alcune aree della stampa finale visti al lentino 8x. Ovviamente la stampa va spuntinata prima di essere definita chiusa.
Vi rinnovo l’invito a seguirmi sui miei social Instagram @giandoman e @giandomanalog o su Facebook se preferite se volete contattarmi direttamente per ulteriori info. A presto!