Rollei retro 80s: un pre-test superato a pieni voti!

Eccomi qui, sono stato assente per un pochino di tempo causa impegni lavorativi ma ritorno a bomba con un pre-test su una pellicola che mi ha lasciato a bocca aperta: la Rollei Retro 80s. Perché un pre-test? Vi dico la verità…non avevo alcuna intenzione di fare prove particolari, ma semplicemente stampare qualche fotogramma su questo rullino che avevo scattato ormai da tempo. Alla luce dei risultati però ho deciso di che prenderò ulteriori retro 80s (vista la bella stagione in arrivo) e provarle un pochino più a fondo. Questo articolo quindi sarà solo un “aperitivo”, rispetto ai test che condurrò più in la.

L’emulsione della retro 80s è stesa con uno spessore di 100 um su una base di Poliestere, molto resistente, trasparente ma occhio a caricare la pellicola non alla luce diretta del sole…altrimenti rischiate lo scherzetto che è capitato a me (fesso). Infatti la base di poliestere conduce la luce, tipo fibra ottica per intenderci, e potreste rischiare di avere i primi rulli velati o le perforazioni delle pellicole come nell’immagine successiva.

Purtroppo avevo solo questa pellicola, quindi per esporla e svilupparla mi sono basato su considerazioni empiriche interpolando l’esperienza che ho avuto con altre pellicole che avevo utilizzato in passato. Le scene che ho fotografato avevano contrasti forti: scatti in pieno giorno, in estate, in montagna col sole ben forte. Per evitare quindi di chiudere le ombre ho deciso di non esporla a 80 e ho impostato l’esposimetro a 50ISO (quasi uno stop in più). Lettura con esposimetro spot per le ombre. (Approfondirò le varie modalitò di esposizione in un futuro articolo don’t worry). Per quanto riguarda lo sviluppo la scelta era abbastanza limitata poiché avevo solo l’ID11, e anche qui in maniera empirica pesando tutte le info ufficiali e non trovate in rete ho sviluppato per 10 minuti a 20° in diluizione 1+1 con agitazione continua per il primo minuto e poi 4-5 agitazioni ogni minuto.

Come vedete i negativi sono venuti fuori a dir poco fantastici. Dettagli nelle ombre, densità giuste nelle alte luci e magicamente il contrasto del negativo era assolutamente perfetto per essere stampato con testa a luce diffusa, filtratura nulla (o filtri ilford gradazione 2, 2-1/2 per teste a condensatore), su Rollei Vintage RC. Come ho detto altrove la mia carta per il prossimo periodo sarà la nuova MGV ma poiché avevo 6 o 7 fogli rimasti di questa Rollei e volevo toglierli ho deciso di usarla e devo dire che magicamente tutto è combaciato alla perfezione.

Degli scatti in montagna ho deciso di stampare i numeri 28, 31 e 34 (anche il 20 ma ve ne parlerò in un altro articolo poiché ha una storia dietro che voglio raccontarvi).

Potete vedere dai provini delle tre stampe che in pratica io non dovevo far altro che regolare l’inquadratura e accendere la lampada dell’ingranditore. Le differenze di tempi derivano semplicemente dal fatto che ho fatto crop diversi quindi, testa ad altezze diverse e quindi tempi diversi.

Alla fine per dare quella brillantezza e chiarezza in più ho deciso di stampare tutte aumentando la filtratura magenta a 10, dando un paio di secondi in più di esposizione per compensare la filtratura. Di seguito i risultati finali:

  • Sulla prima foto (quella del cielo riflesso nel vetro della macchina) ho leggermente mascherato per farlo venir fuori un pelo di più e ho dato una leggera bruciatura nel cielo, ma roba di 2 secondi. Mi piaceva questa dualità cielo reale/cielo riflesso, vero/finto, chiaro/scuro.
  • Sulla seconda foto ho deciso di dare un crop quadrato perchè la parte di cielo in alto secondo me non dava nulla all’inquadratura, lo spazio negativo mi sembrava abbastanza forte anche cosi. Grazie al mio amico Vincenzo Russo che è stato modello involontario di questa foto (Ho promesso di regalargliela :D)
  • Sulla terza foto in realtà ci sono due versioni: una un pochino più scura e una più chiara (quella che vedete). Tutte e due avevano senso ma questa credo che dia una sensazione di forza maggiore anche al fattore di scala tra la montagna imponente sullo sfondo e la macchina piccola davanti (la compressione prospettica dei piani grazie all’uso di un tele ha fatto tutto).

Vi starete chiedendo…ma la grana sulla stampa? Considerate che l’ingrandimento è stato di circa 10x poiché ho stampato su carta 24×36 e col focometro facevo fatica a mettere a fuoco sulla grana per quanto piccola.

Insomma per concludere, questa Rollei mi ha assolutamente convinto e mi ha fatto venir voglia di fare ulteriori test in merito. Secondo me è adatta per paesaggi in montagna di questo tipo, inoltre il fatto che ha una sensibilità spettrale molto ampia ha dei comportamenti riconducibili ad una pellicola infrarosso (è una super pancromatica o iper pancromatica che dir si voglia), inoltre sempre grazie a questa sua caratteristica sembrerebbe essere adatta a foto ritratti poiché mette meno in evidenza le imperfezioni sul viso.

Ovviamente la sensibilità è bassa quindi vi consiglio di portare con voi sempre un treppiede. Le stampe su questo rullino non finiscono qui, anche perchè proprio l’altro giorno è arrivata la fornitura di ilford MGV e vorrei provare a stampare qualche altra fotografia su questa carta.

Parliamo giustamente anche di prezzi: considerando il trend di sparare prezzi molto alti per alcune pellicole (Fujifilm non ne sai nulla…vero?), la retro 80s devo dire che mantiene prezzi assolutamente normali. Ad oggi (12 Giugno 2020), Ars imago infatti la vende a 5.80€, Fotoimpex e MacoDirect a 5.20€ (considerate però che le spese spedizioni di questi due sono più alte di Ars imago). Addirittura fotoimpex scende a 4.90€ se ne ordinate almeno 10 pezzi. Non male!

Lo sapete che non mi piace lasciarvi a bocca asciutta quindi in attesa delle mie prove, per i feticisti dei grafici e dei numeri, vi linko due documenti (PDF1 e PDF2) abbastanza dettagliati che vale la pena leggere.

Vi rinnovo l’invito a seguirmi sui miei social Instagram @giandoman @giandomanalog o su Facebook se preferite se volete contattarmi direttamente per ulteriori info. A presto!

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